Chi si imbatte in un grosso pelagico o in un coccodrillo non ha certamente bisogno di essere illuminato circa la pericolosità dell’incontro. Ben diverso è l’impatto con organismi di piccola o minima taglia, verso cui non esiste timore reverenziale: se non sono presenti più che evidenti aculei e armi di difesa e non si conosce l’animale, si può sottovalutarlo, talvolta con rischi mortali.
Questa guida, attraverso pratiche schede di facile consultazione e suggestive fotografie subacquee, ha lo scopo di far conoscere le principali specie pericolose che si possono incontrare in un’immersione o anche semplicemente bagnandosi, al fine di evitare esperienze traumatiche. Vuole inoltre evidenziare le caratteristiche delle famiglie di animali potenzialmente dannosi, onde poter procedere per analogia al riconoscimento di specie simili e al conseguente modo di comportarsi in loro presenza. Pochi singoli accorgimenti, infatti, consentono a chi vuole immergersi o semplicemente bagnarsi nelle acque calde dei mari tropicali, che sono le più pericolose e le meno conosciute, di evitare problemi legati all’impatto con organismi che possono arrecare danni. Purtroppo in molte zone del mondo c’è penuria di medici o di presidi sanitari immediatamente disponibili, ma conoscere queste semplici norme di comportamento abbatte drasticamente, quasi azzerandolo, ogni pericolo e consente a chi le segue una serena entrata, permanenza e uscita dall’acqua.
Creature pericolose dei mari e degli oceani
INFO
Titolo: Creature pericolose dei mari e degli oceani
Sottotitolo: Guida al riconoscimento e al primo soccorso
Autore: Sebastiano Guido
Pagine: 224
Pubblicazione: 2013
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