Il lavoro di Fumia contribuisce in modo encomiabile all’opera di recupero delle ragioni che fecero Messina grande, a lungo vera rivale di Palermo e snodo di interessi e poteri internazionali, dei quali appena adesso cominciamo a vedere dimensione e valore.
dalla prefazione di PINO APRILE
Questo lavoro racconta l’epopea perduta in cui Messina si distinse per laboriosità e impiantistica industriale, mai più trovata dopo l’unità italiana. Qui si coagulavano il lavoro e l’ingegno dell’imprenditoria siciliana e calabrese nel commercio marittimo di zolfo, del carbone, della seta e dell’oppio cinese, nella cantieristica, nell’industria degli agrumi, i cui profitti riuscivano a coprire il disavanzo pubblico di tutto il regno delle due Sicilie. Le innovazioni tecnologiche producevano stabilimenti meccanici, siderurgici, di designer, scuole di progettazione e trovavano nel campo dell’innovazione tecnologica una serie d’invenzioni ancora oggi adottate dall’industria moderna.
Nel volume è possibile trovare novità sul risorgimento, sulla guerra civile siciliana (controrivoluzione), sulla crisi del 1848, quando a bombardare Messina furono i liberali siciliani, e sulla politica internazionale della corona di Napoli, che dietro le quinte tramava contro l’Inghilterra.
La contaminazione del bello e dell’innovazione tecnologia trovavano nella città di Messina un fermento mai più raggiunto.
Messina. La capitale dimenticata
INFO
Titolo Messina. La capitale dimenticata Autore Alessandro Fumia Collana Voci dal Sud ISBN 9788866491637 Pubblicazione 2018 Pagine 340 Formato 17x24